Castelli di sabbia (Malta)
Titolo originale: "Is sirena"
Testo originale: C. Azzopardi | Musica: A. Zammit
Testo italiano: S. Bertuzzi
Un bambino e una sirena: una storia di diversità e differenze che da barriere diventano opportunità e ricchezze grazie al mare che li unisce. Lei in fondo al mare vorrebbe correre e "coi bimbi ridere", ma è costretta a restare in fondo al mare "senza fare castelli di sabbia". Lui ha tanta paura, anche se vorrebbe arrivare "dove la sirena sta cantando ma nuotare come lei non sa…". E così i limiti di due persone si possono trasformare con l’incontro. La sirena comprende che con quel che ha non potrà correre, ma può ridere ed "insegnare quello che non sai". Il mare li divideva, ora li rende amici ed insieme si divertono a nuotare.
Enya Magri (7 anni di Malta)
Ha una sorella di 14 anni che si chiama Judy. Da grande vuole fare la parrucchiera. A scuola le piacciono la matematica e il basket. Le piacciono gli spaghetti. È la seconda volta che viene in Italia. Ha due conigli e il suo gioco preferito è un pupazzo di nome "Me to you".
Il testo
Giù dallo scoglio scivola una sirena dentro al mare,
E poi accanto all'isola si ferma un attimo a guardare.
Che penserà?
Vorrebbe uscire dal mare blu
Che sognerà?
E poi correndo arrivare laggiù,
Come i bimbi sulla spiaggia bianca
Che felici si rincorrono
E ridono.
Io mi chiedo perché devo stare quaggiù
Senza fare castelli di sabbia,
Non posso correre, coi bimbi ridere
Non posso fare quello che vorrei.
Io mi chiedo perché devo stare quaggiù
Senza fare castelli di sabbia,
Io con le gambe saprei saltare come vorrei
Correndo sulla sabbia tenera,
Cantando finalmente libera.
Là sulla sabbia candida cammina un bimbo lungo il mare,
Toccando l'acqua limpida si ferma un attimo a guardare.
Che penserà?
Lui ha paura del mare blu
Che sognerà?
Vorrebbe tanto arrivare laggiù
Dove la sirena sta cantando
Ma nuotare come lei non sa
Come farà.
Xi hlew sirena ghalkemm
Differenti tassew
It-tnejn ghandna s-sabih gewwa qalbna,
Specjali int ukoll
Sirena nafu lkoll
Kulhadd bzonnjuz u ghandu xi talenti.
Io mi chiedo perché devo stare quaggiù
Senza fare castelli di sabbia,
Io con le gambe saprei saltare come vorrei
Correndo sulla sabbia tenera
Cantando finalmente libera.
Cullato dalle onDE
DEsidero nuotaRE
REspiro l'infiniTO
TOgliendo il mio timoRE
REgalami coragGIO
GIOcando dentro l'acQUA
QUAsi come fai tu
Nuoterò!
Ho capito perché posso stare quaggiù
Senza fare castelli di sabbia,
Non posso correre, ma posso ridere
Ed insegnarti quello che non sai.
Ho capito perché posso stare quaggiù
Senza fare castelli di sabbia,
Nuotando accanto a te sono felice perché,
Con un amico vero giocherò
E nel mio cuore con te volerò.